Il 17 maggio 2017, a Bologna, presso la Camera di Commercio Carisbo, si è tenuto un incontro con le 29 donne candidate selezionate in Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Toscana e Umbria per la “Woman Value Company” con la partecipazione di Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, Tito Nocentini, Direttore Regionale Emilia Romagna Marche Abruzzo Molise di Intesa Sanpaolo, Marco Biffi, Direzione Regionale Umbria Intesa Sanpaolo, Francesca Nieddu, Customer Experience e CRM Intesa Sanpaolo, e Stefania Trenti, Direttore R& D di Intesa Sanpaolo.
La Fondazione Marisa Bellisario, in collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo, ha istituito il “Women Value Company 2017 – Premio Intesa Sanpaolo”: un nuovo riconoscimento rivolto alle piccole e medie imprese che si distinguono nella parità di genere attuando politiche e strategie concrete e innovative, per garantire a uomini e donne pari opportunità e premi di carriera.
Il premio “Women Value Company 2017 – Intesa Sanpaolo” è rivolto alle piccole e medie imprese pubbliche e private (secondo i criteri della Raccomandazione della Commissione Europea 2003 361/Ce), a prevalente capitale italiano e non appartenenti ai gruppi che hanno registrato buone performance economico-finanziarie e che si sono distinte nell’applicazione di politiche di valorizzazione del lavoro femminile e di gestione della diversità di genere: servizi di conciliazione famiglia/lavoro; iniziative per garantire ai dipendenti, uomini e donne, una serena gestione del proprio tempo in azienda (benefit, voucher, asili nido interni, . …); politiche di organizzazione del lavoro flessibili; politiche retributive non discriminatorie; piani di sviluppo e valorizzazione delle competenze e delle carriere femminili, con una forte presenza di donne in posizioni manageriali o apicali.
Il 20 febbraio si è concluso il processo di autocandidatura che ha permesso di raccogliere quasi 600 aziende: Il 55% è stato classificato come “PMI eccellente”, il 47% è a guida femminile, quasi la metà ha attuato politiche di vita/lavoro.
A tutte loro viene assegnato un riconoscimento, che attesta la loro peculiare capacità di “seminare i talenti”, valorizzando le capacità delle donne.
